Il campione di nuoto paralimpico Federico Morlacchi si è fatto tatuare sulla schiena una fenice, uccello mitologico capace di rinascere dalle proprie ceneri, simbolo di rigenerazione: «Ho scelto questo tatuaggio nel 2010, quando avevo perso ai Mondiali di Eindhoven, arrivando quarto per appena 25 centesimi di secondo. Senza quella sconfitta non sarei il Federico di oggi».
L’atleta, nato con un femore più corto, si racconta a Filippo Brusa nella ventiseiesima puntata di Vincere, in cui sfoggia la medaglia di bronzo conquistata alle Paralipiadi di Tokyo nella staffetta 4 per cento mista, che rappresenta il suo cinquantunesimo alloro internazionale.
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