Figliol Prodig(i)o

venerdì 26 Marzo 2021
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Il ritorno in Italia di Gabriele Malune era stato preconizzato da Fabio Branca, alla fine dell’ottantasettesima puntata di Mondo Galoppo. Il top jockey ci ha visto lungo e, tre settimane più tardi, il giovane fantino, che il prossimo 7 giugno compirà 25 anni, ha accettato di diventare seconda monta alla Grizzetti Galoppo, subito dietro a Branca.
Alla vigilia del debutto a San Siro, nella riunione di sabato 27 marzo 2021, in cui monterà Cima Sound della Cocktail e le due femmine appartenenti a Davide LivermoreFiglia di Camelot e Fulgentia – Malune confida a Filippo Brusa le sue aspirazioni, parlando del presente e del suo nuovo inizio in Italia.
Dopo aver ricordato Luca Cumani e Marco Botti, allenatori che lo hanno fatto crescere in Inghilterra, dove si era trasferito a 16 anni e dove si è fatto onore, riuscendo a montare per una delle scuderie più famose al mondo – la Godolphin dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum – il promettente fantino saluta i suoi tre modelli – Lanfranco Dettori, Andrea Atzeni e il suo estimatore Fabio Branca già citato – senza dimenticare di condividere con i telespettatori l’infortunio dello scorso mese di agosto: «Un cavallo si è fatto male in corsa e io sono caduto, rompendomi due vertebre e subendo tre fratture alla mano. Dopo sette mesi di stop, sono rientrato a febbraio, vincendo subito la prima corsa e ottenendo poi tre piazzamenti».
Dunque, nelle quattro gare disputate in Inghilterra nel 2021, Malune è sempre entrato nel marcatore e il manager Stefano Pugliese ha fiducia riguardo alle prospettive del jockey appena tornato in Italia: «Non tarderà a diventare uno dei top del nostro galoppo».

Filippo Brusa

FB in breve

Filippo Brusa, giornalista professionista, autore e conduttore televisivo, promuove iniziative editoriali legate all’ambito culturale, sportivo ed enogastronomico, applica il giornalismo come strumento per comprendere il mondo e lotta contro ogni censura, contro l’ipocrisia del politicamente corretto, contro il mostro soffocante del luogo comune e contro la sopraffazione del «pensiero unico».

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