Poetando ergasterio – Aldous con Roberto Caielli

19 Ottobre 2018
1 minuto di lettura

Dal 2003 al 2005 ho guidato Ergasterio Officina d’Arte, luogo d’incontro, dialogo, crescita e cooperazione per gli artisti che si trovava a Brusimpiano, in provincia di Varese, nella casa affacciata sul lago di Lugano, messa a disposizione da Costantino Lazzari, umanista di rare qualità intellettuali. Questo laboratorio ha promosso la libera circolazione delle idee, stimolando la coscienza critica, contribuendo alla crescita civile, ed è stato un osservatorio di avanguardie, sollecitando il dibattito sulla poesia contemporanea.
A quindici anni dalla fondazione, ho ripreso i fondamenti “fabbrili” di questa Officina d’Arte per una nuova trasmissione dedicata alla poesia: «Poetando ergasterio». Nella prima puntata sono introdotto da Veronica Pagin e presento Roberto Caielli, autore di un libro dal potente impatto espressivo: «Aldous». In questa storia, apparentemente banale, di un meccanico che ha messo incinta la sua fidanzata in seguito alla rottura di un preservativo, si assiste a una esperienza letteraria molto spinta dal punto di vista della dilatazione delle parole, capaci di incarnarsi nelle cose, in un concepimento irreversibile. E, così, il protagonista prende coscienza, verso dopo verso, dei gradi progressivi dell’esistenza (dalla concezione alla morte), ponendosi, alla fine, il problema di dare il nome alle cose: «E Maria, nata viva per sbaglio Eppure nata e viva Come un ruscello Vorrei risalire Dove comincia E chiamarla per nome E dare alle cose il suo nome Maria, Alle macchine Maria, Alla teiera, al burro, al sole Alla felicità Maria Alla morte Maria Al silenzio al rumore Maria».

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Filippo Brusa, giornalista professionista, autore e conduttore televisivo, promuove iniziative editoriali legate all’ambito culturale, sportivo ed enogastronomico, applica il giornalismo come strumento per comprendere il mondo e lotta contro ogni censura, contro l’ipocrisia del politically correct, contro il mostro soffocante del luogo comune e contro la sopraffazione del «pensiero unico».

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